Nel XIX e XX secolo, Cividale del Friuli ha visto trasformazioni importanti, con molte demolizioni che hanno cambiato il volto della città, creando nuove piazze. Una di queste, piazza San Francesco, fu realizzata all'inizio dell'800.
Accanto alla chiesa di San Francesco, risalente al 1285 c'è il convento del 1296. L'edificio ha un'ampia facciata gotica, caratterizzata da un grande rosone. Viste le dimensioni la chiesa veniva utilizzata anche per riunioni cittadini. Durante occupazioni e guerre, la chiesa subì danni e fu usata come magazzino, ma è stata restaurata mantenendo la sua sobrietà architettonica. Oggi, non più luogo di culto, ospita eventi culturali e concerti.
Gli interni conservano frammenti di affreschi in stile giottesco e opere del '400 di scuola veneto-padovana. Tra gli affreschi più notevoli ci sono quelli delle cappelle absidali, con influenze di maestri riminesi e del maestro Vitale da Bologna. La "Crocefissione" è considerata un capolavoro di scuola riminese del Trecento. Un altare settecentesco rimane nel transetto di sinistra, mentre affreschi trecenteschi sono stati scoperti nella sacrestia. I soffitti erano decorati con stucchi e affreschi di Giulio Quaglio, rappresentando scene bibliche e figure religiose. Questa chiesa è un tesoro di arte e storia, testimone delle trasformazioni della città e della conservazione del suo patrimonio culturale.