L'arsenale veneto, conosciuto anche come Porta Armamentaria, è stato costruito da Vincenzo Bollani nel 1585, quando Cividale era sotto il controllo di Venezia e governata da un Provveditore scelto dal Doge di Venezia.
Tre anni dopo la sua costruzione, è diventato il luogo dove si conservavano le armi della città. Questo posto, chiamato anche Porta di San Pietro, si trova dove si pensa fossero le seconde mura romane della città, costruite nel 167 d.C. per proteggere la città da attacchi esterni e per permettere l'espansione della zona del Forum.
Dentro l'arsenale, sopra la porta, c'è una scritta del 1588 che parla del trasferimento dell'arsenale in quel posto. Sulla parete opposta, c'è una targa ebraica messa lì nel 1465 per ricordare il ritrovamento l'anno prima di una vecchia iscrizione del 604 a.C., che poi è stata perduta. Questa iscrizione dimostrava che c'era stata una comunità ebraica a Cividale molto tempo fa. Però, si è scoperto che l'antichità della targa era stata interpretata male e che in realtà risale al 1396, periodo in cui a Cividale c'era davvero una comunità ebraica, esistente già dal XIII secolo
Sul lato esterno dell'arsenale, che dà sul borgo, dal 1436 è incastonato lo stemma più antico della città: un pezzo di marmo a forma di pentagono, decorato con un simbolo nobiliare obliquo su uno sfondo a righe, una corona e l'immagine di una donna incoronata, tutto circondato da decorazioni.