Tempietto longobardo

Disabilità visive Animali Difficoltà motorie
Tempietto Longobardo - vista dall'esterno attraverso la piccola porta di accesso

Il Tempietto rappresenta una straordinaria testimonianza dell’architettura altomedievale. Non solo il il nome di “Tempietto Longobardo” va interpretato più come indicazione temporale, ovvero costruito in epoca longobarda, ma non sono ancora chiare la provenienza delle maestranze che vi lavorarono e la sua effettiva originaria destinazione.

Sorto verso la metà dell’ VIII sec d.C., in origine era probabilmente la cappella palatina all’interno della gastaldaga. Successivamente divenne oratorio del convento benedettino femminile, ingrandito dalla donazione del re Berengario del X secolo. Dal XVIII secolo divenne sala capitolare del convento, ed infine, negli ultimi anni dell’ Ottocento, donato alla comunità di Cividale. L’ingresso attuale avviene dall’ originale presbiterio: in origine le pareti erano ornate da una serie di lastre di marmo che arrivavano ad una certa altezza, oltre la quale gli affreschi e soprattutto le delicate e magnifiche decorazioni a stucco, archi decorati con tralci di vite e più in alto le ieratiche figure delle sante, giocavano con la luce. Riflessi cangianti, legati allo scorrere delle ore e alle diverse condizioni della luce, dovevano riverberare anche le paste vitree incastonate al centro dei fiori stilizzati ai piedi delle sante. Modelli classici e soluzioni decorative longobarde (i motivi ad intreccio) convivono con il tocco bizantino, creando un unicum che ha fatto entrare il Tempietto, e Cividale tutta, nella lista dei beni Unesco:” I Longobardi in Italia. I luoghi del potere.” Ad un periodo molto più tardo, verso la fine del Trecento, appartengono gli splendidi stalli lignei che costituivano il coro delle monache. Articolato in un doppio ordine: quello principale con alto schienale, decorato ed intagliato; quello inferiore, più semplice e destinato alle novizie, costituito da semplici seggi. In particolare gli stalli che si individuano a destra rispetto all’ originario ingresso del Tempietto, sono i più ampi e preziosamente arricchiti da stemmi: erano i posti della Badessa e della Reggente, in un chiaro ordine di superiorità gerarchica. Molteplici sono le essenze utilizzate: larice, noce, pioppo , castagno.

Accessibilità

Il percorso si articola su più piani, la struttura non è dotata di ascensore, per gli ipovedenti vi sono delle raffigurazioni plastiche del complesso, sala immersiva per persone con difficoltà cognitive, raggiungibile in ascensore. Sono messe a disposizione audioguide in multilingua. Video che riportano la storia del Tempietto Longobardo e dei Longobardi, durata di ciascun video in totale 3 da minimo 3 minuti a 10 minuti.

Per informazioni più dettagliate guarda la sezione "tempietto"

Scheda di accessibilità

Con il sostegno di:
Io sono Friuli Venezia Giulia Credit Agricole Fondazione Friuli Rotary International
IO CI VADO APS - C.F. 94144010306
Privacy policy