Storia del Duomo di Udine

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La chiesa che oggi osserviamo ha avuto nel tempo diverse fasi costruttive per volere dei Patriarchi di Aquileia. Il Patriarca è il titolo della persona più importante della chiesa.

Nel 1225 il Patriarca Bertoldo di Andechs fa costruire una nuova chiesa a Udine, sotto il colle del castello, dedicata a Sant’Odorico. Si pensa che qui ci fosse già una piccola chiesa di San Girolamo.

Nel 1263 il Patriarca Gregorio di Montelongo l'edificio fu adibito al culto. Oggi restano solo alcune parti di questa chiesa sotto l’altare principale.

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Nel 1335, il patriarca Bertrando di Saint Geniès consacra la chiesa con il nome di Santa Maria Maggiore. Completa e ingrandisce la cappella principale. Fa costruire il battistero.

Nel 1348 un forte terremoto danneggia la chiesa, ma le celebrazioni religiose continuano. Solo nel 1368 iniziano i lavori di restauro, guidati dal maestro veneziano Pierpaolo dalle Masegne. Lui rinforza i muri, sistema il tetto e cambia la grande finestra circolare al centro della facciata (il rosone), dandogli l’aspetto che vediamo oggi.

Nel XVIII secolo l’architetto Domenico Rossi trasforma quasi completamente la chiesa in stile barocco. Lo stile barocco è il nuovo stile del XVIII secolo. Nel 1735 il patriarca Daniele Delfino la consacra di nuovo, dandole il nome di Santa Maria Annunziata. All'inizio del Novecento un restauro restituisce al Duomo di Udine alcune caratteristiche originali del Trecento, quindi della fase medievale.

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L'Altare maggiore

L’altare principale è stato realizzato da Giuseppe Torretti (1716-18). Al centro ci sono le statue della Vergine Maria e dell'Arcangelo Gabriele. Queste statue raccontano l’Annunciazione, quando l’Arcangelo Gabriele annuncia a Maria che avrà un Figlio.

Sotto l’altare c’è la statua del patriarca Bertrando. Esso appare disteso e ferito a morte. Ai lati dell’altare due maestosi angeli che reggono dei candelabri. Le sculture di Torretti completano la rappresentazione della Trinità che si esprime con:

  • il Figlio di Dio, sull'altare
  • lo Spirito Santo, sulla parete di fondo
  • il Padre Eterno, in cima alla cupola, dipinto dal francese Louis Dorigny.

Nella cupola, oggi si può ammirare l’opera scenografica di Dorigny, in parte ridipinta dall’artista Fred Pittino. Nel 1965, Fred Pittino restaurò la pittura della cupola, distrutta da un incendio, dopo il bombardamento del 7 maggio 1945.

Gli altari più piccoli collocati ai lati dell’altare maggiore sono dedicati al nome di Gesù e al nome di Maria. Questi altari sono stati progettati dall'architetto Giuseppe Pozzo; sono decorati con angeli scolpiti da Orazio Marinali.

Nell'area vicino all'altare ci sono due organi costruiti dall'artista dalmata Pietro Nacchini nel 1745 e 1751. Questo organi hanno un grande valore artistico.

Matteo Calcaterra e Diery Fall Mafatim, classe 5AT dell'IT A. Zanon (Ud)

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