Città piccola e piacevole, in cui il passato asburgico vive ancora nei palazzi e nei giardini, Gorizia è un simbolo della travagliata storia del Novecento europeo.
Capitale europea della Cultura 2025
Territorio dell’Impero austroungarico prima della Grande Guerra, annessa all’Italia nel 1918, vive in prima persona le vicende drammatiche che coinvolgono il confine orientale d’Italia durante il Fascismo e la Seconda Guerra Mondiale.
Alla fine del conflitto perde una parte della periferia in favore dell’allora Jugoslavia e viene divisa dal cosiddetto "muro di Gorizia", eretto nella piazza Transalpina, che diventa uno dei simboli della separazione politico-ideologica tra l'Europa occidentale e quella orientale durante gli anni della guerra fredda.
La rete divisoria è stata abbattuta con l'ingresso della Slovenia nell'Unione Europea nel 2004 e oggi il confine è, al contrario, elemento di unità. Ed è proprio in nome dell'amicizia e della cooperazione esistenti tra Gorizia e Nova Gorica che le due città sono state scelte, insieme, come Capitale europea della Cultura 2025.
fonte: Promoturismo FVG